Mezzogiorno: bisogna colmare il digital divide

Camigliatello Silano (CS) – 01 Settembre 2012
Di seguito il testo del mio intervento al premio “Stella del Sud 2012” dell’Associazione ASSUD 

Una delle priorità del mezzogiorno d’Italia è quella di investire di più sulle nuove tecnologie, soprattutto sulla rete internet, affinché possa essere competitivo non solo con le altre regioni di questa Nazione, ma con il resto d’Europa e del Mondo. Nel capitolo “Cittadini e nuove tecnologie” del rapporto Istat 2011 emerge che esiste, soprattutto nel mezzogiorno, il fenomeno del digital divide, ovvero della disuguaglianza digitale con il resto delle regioni italiane, dovuto ad esempio ad una differente qualità delle infrastrutture a seconda della posizione geografica. Sempre lo stesso rapporto mette in luce un dato imbarazzante relativo alla scarsa alfabetizzazione informatica. Quasi una famiglia su due, infatti, dichiara di non possedere l’accesso ad Internet perché non ha le competenze per utilizzarlo e quindi di sfruttare le opportunità che esso offre. Il rapporto non è altro che una fotografia di un Paese digitalmente frammentato, che di riflesso vuol dire anche economicamente, culturalmente e socialmente frammentato. E’ evidente che bisogna cambiare marcia e farlo in fretta. C’è bisogno di investimenti che rendano possibile la creazione di nuove imprese che basano la loro attività sulle tecnologie dell’informazione e sul cloud computing, creando così occupazione ed evitare che ci sia un’esportazione di altre eccellenze. Oltre agli aiuti finanziari destinati ai giovani, e oggi abbiamo l’esempio della Banca di Credito Cooperativo Mediocrati che tanto sta facendo in questa direzione, c’è bisogno di nuove infrastrutture e di decisioni lungimiranti da parte di chi amministra. L’idea è quella di installare su tutto il territorio del mezzogiorno diversi hotspot, cioè delle intere aree dove è possibile accedere ad internet senza fili, e portare internet ad altissima velocità per garantire prestazioni ottimali e rendere più efficiente anche la pubblica amministrazione. Abbiamo la necessità di colmare al più presto il digital divide anche attraverso corsi di alfabetizzazione digitali intensivi sulla conoscenza della rete internet e di ciò che essa offre, come ad esempio il commercio elettronico, l’e-learning. E di questo ce ne potremmo occupare noi giovani, facendoci promotori in prima persona. E’ solo grazie all’impegno di ognuno di noi che possiamo uscire dal pantano e fare in modo che il mezzogiorno possa essere un incubatore di eccellenze.