Processionaria del pino, le regioni possono chiedere fondi all’Europa

eliminare processionaria del pino

Il Parlamento Europeo ha concluso l’esame della petizione presentata da Francesco Foglia in merito al fenomeno della processionaria del pino, un parassita fortemente distruttivo per le pinete. Secondo Foglia le disposizioni nazionali e regionali non sono sufficienti a contrastarlo in quanto orientate verso azioni di breve periodo e che obbligano conduttori e proprietari delle foreste ad intervenire, senza un sostegno finanziario.

Riconosciuto l’interesse europeo del problema della processionaria, che è considerata uno dei principali fattori di pericolo per lo sviluppo delle pinete mediterranee, il Parlamento ha invitato la Commissione Europea a fornire delle risposte. L’esecutivo europeo, alla luce della larga diffusione in un’ampia parte dell’Ue del parassita, ritiene ingiustificato adottare misure di quarantena nei confronti dell’organismo, ma offre allo Stato e alla regione delle opportunità che non solo mirano a contribuire alla risoluzione del problema, ma sono orientate anche a salvaguardare le zone ancora indenni da tale parassita.

Nella comunicazione notificata al firmatario della petizione, la Commissione ha rilevato che se il danno causato dalla processionaria del pino è quantificabile in almeno il 20 % del potenziale forestale in una zona specifica, è possibile per lo Stato membro o per la regione ricorrere all’articolo 24 del regolamento sul sostegno allo sviluppo rurale per attivare i fondi del FEASR ai fini del ripristino delle foreste. Inoltre, l’articolo 25 del medesimo regolamento potrebbe essere utilizzato per investimenti diretti ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali, e ciò potrebbe contribuire a rafforzare la resistenza contro l’organismo nocivo.

«Le opportunità offerte dalle istituzioni europee devono essere sfruttate al più presto possibile, ha dichiarato Foglia, e per tale ragione ho informato anche il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, affinché possa attivarsi»

Da Bruxelles, inoltre, è stata annunciata l’istituzione di un nuovo gruppo di esperti della Commissione sulla salute delle foreste e i parassiti che si adopererà per individuare i più importanti agenti biotici nocivi che colpiscono o rischiano di colpire gli ecosistemi forestali nell’UE, nonché per valutare le azioni da intraprendere per affrontarli.